martedì 23 ottobre 2012

Carmania 3 - La Fiat Uno


Fiat Uno prima serie (1983 - 1989)

La Fiat Uno può essere identificata come l’artefice della ripresa della Fiat. Fu presentata a Cape Canaveral nel gennaio 1983 ed ha dimostrato di essere modernissima all’epoca sia nello schema meccanico che nella carrozzeria e nei sistemi di produzione. Aveva motori di 903 cc, 1116 e 1301 cc. A maggio dello stesso anno si aggiunse la piccola diesel. A dicembre fu riconosciuta “auto dell’anno”. A marzo 1985 fu prodotta la milionesima Fiat Uno, in coincidenza con l’uscita della Turbo i.e. Dopo tre mesi arriva il motore creato Turbo per la vettura: il Fire, propulsore creato in totale automazione in un nuovo stabilimento costruito a Termoli (CB). A gennaio 1986 si festeggiò la consegna della milionesima Uno agli acquirenti italiani. Ad aprile uscì la Uno Turbo diesel che superò il muro dei 50 CV per litro per un piccolo motore a gasolio. A settembre dello stesso anno uscì un altro modello con finitura più lussuosa, la SX. A febbraio 1987 la Uno 60 di 1116 cc, diventò più spartana e ad aprile arrivò la Selecta, un’automatica rivoluzionaria. All’uscita della Selecta circolavano nel resto del mondo 647.000 Uno, che in Italia erano 1.469.000. La produzione giornaliera nei primi mesi del 1987 era di 3.200 Uno.



Fiat Uno seconda serie (1989 - 1995)
 
Nel settembre 1989, fu presentata al Salone dell'Automobile di Francoforte la seconda serie della Fiat Uno. Per la sua somiglianza alla Fiat Tipo, uscita un anno prima, veniva chiamata anche Tipino. La carrozzeria si allungò di 4,5 cm ed aveva un maggiore coefficiente di aerodinamicità. Il nuovo frontale aveva una calandra più bassa e stretta e i gruppi ottici più sottili.  Il paraurti anteriore aveva dimensioni più generose. Lateralmente apparivano inediti cerchi ruota (differenti a seconda delle versioni), e modanature, ma era la coda ad aver ricevuto le maggiori attenzioni degli stilisti Fiat. Il portellone e il paraurti furono resi più massicci; il lunotto era più grande con un tergilunotto incernierato sul vetro; nei gruppi ottici posteriori gli indicatori di direzione e di retromarcia divennero bruniti. Questa seconda serie era in vendita in 9 versioni di motore, 6 a benzina e 3 diesel e disponibile anche nella versione Selecta. Fu caratteristico l'abbandono dei motori 1116/1301 cm³ di derivazione Ritmo, sostituiti dal nuovo 1108 cm³ Fire a carburatore da 58 CV, ed il 1372 cm³ che per la Uno venne appositamente personalizzato con iniezione elettronica single point (Uno 70S i.e.) ed in versione Turbo da 118 CV. La versione "base" e anche la più diffusa era chiamata Fire, alla quale si aggiungevano gli allestimenti S ed SX, poi ne venne presentata una versione Van che non riscosse successo; altre versioni speciali sono state la Fiat Uno Rap e la Fiat Uno Rap Up, che prevedevano particolari optional tra cui paraurti in tinta, barre portapacchi e tettuccio apribile e che erano indirizzati a un pubblico giovane. Una versione "Hobby", disponibile solo con la motorizzazione FIRE 999, offriva il tetto apribile a compasso, le barre portapacchi longitudinali, sedili con un tessuto e il volante a 4 razze della SX. Destinata prevalentemente al mercato femminile era la Suite, che presentava finiture di alto livello. La sua produzione terminò nel 1995, dopo dodici anni dalla presentazione della Fiat Uno prima serie.

Devis99

lunedì 1 ottobre 2012

Carmania 2 - La Fiat Panda

Fiat Panda

Presentata nella primavera 1980, la Panda 30 aveva avuto una lunga gestazione poiché il suo compito di mettersi alla base della gamma Fiat come utilitaria tuttofare, con grande capienza e buone prestazioni, non era facile. Disegnata da Giorgio Giugiaro, ebbe subito successo. La Panda si discostava nell'aspetto, nella meccanica e nelle innumerevoli possibilità d'impiego, dalle altre piccole che l'avevano preceduta. Uscì con due motori, il più piccolo dei quali montava un 652 cc da 30 CV raffreddato ad aria. L'altro motore, un 4 cilindri da 45 CV e 903 cc, raffreddato ad acqua, collaudato con successo sulla 127, era più silenzioso e più scattante del primo. La vettura, siglata 30 e 45, a seconda della potenza, dal 1980 al 1985, subì una serie di graduali modifiche che ne migliorarono l'impermeabilità, gli allestimenti interni, le tinteggiature esterne. Nei primi cinque anni ne furono prodotte 1.400.000. Dopo quasi sei anni, nel 1986, la Panda fu sottoposta a un sostanziale restyling.

 
 
La linea esterna rimase sostanzialmente inalterata rispetto alla idea di base del "grande dentro, piccolo fuori". Dal punto di vista meccanico era nuovo il pianale, nuove le sospensioni. Inedito era anche il motore Fire a 4 cilindri, raffreddato ad acqua, di 79 cc con 34 CV, derivato da una riduzione della cilindrata del Fire 1000, nato in origine per la Uno. Questo modello restò in vendita fino al 2003.
 
 
La seconda serie della Fiat Panda fu prodotta dal 2003 al 2013. La Fiat Panda abbandona la carrozzeria compatta a 3 porte per addotare uno schema a 5 porte.
Pur mantenendo gli ingombri di una superutilitaria, la nuova Panda garantisce la massima flessibilità interna, ed eredita un'architettura che la fa assomigliare ad una piccola monovolume. La nuova Panda si pone sul mercato come auto pratica e soprattutto giovanile e di tendenza grazie a numerosi accessori e optional per la personalizzazione degli interni e esterni. La Panda dispone dei più moderni e diffusi dispositivi di sicurezza. Le sospensioni anteriori sono configurate secondo lo schema MacPherson. Al retrotreno ci sono il ponte torcente, soluzioni semplici, economiche e affidabili. E' uscita di produzione nel maggio 2013, dopo dieci anni dalla presentazione.
 
 
 
 La terza generazione di Fiat Panda è una superutilitaria prodotta dalla Fiat a partire dal novembre 2011 e commercializzata a partire da febbraio 2012. La vettura è erede della seconda generazione, prodotta dal 2003 che a sua volta era erede e reinterpretazione dello storico modello del 1980. La vettura si basa sulla stessa piattaforma del modello precedente, ovvero la piattaforma "mini". Le linee che la compongono sono molto più morbide, la carrozzeria è ricca di superfici bombate e tagli di superfici con spigoli meno vivi. La vettura è più grande del modello antecedente, risulta più compatta e mantiene la stessa proporzione nei volumi. Esternamente la vettura non viene stravolta, anzi, ricorda moltissimo il modello 2003. La vettura al suo debutto offre la sola trazione anteriore, che successivamente verrà affiancata da quella integrale. La vettura è offerta sin dal lancio con 3 motori a benzina: il bicilindro TwinAir, l'1.2 FIRE e l'1.2 litre Multijet II. La Panda terza serie ha totalizzato quattro stelle su cinque ai crash test Euro NCAP.
 
 
Vi è piaciuto l'identikit della Fiat Panda?
Ci vediamo la prossima settimana con la descrizione della Fiat Uno.
 
Devis 99